05 novembre 2008

Corsi e ricorsi

In occasione della "Fiera del Ciclo e Motociclo", Silvio Berlusconi ha augurato buon lavoro a Barack Obama.

Obama speech

Congratulazioni

"Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta"
Il senatore Gasparri è da ammirare.
Nel generale sentimento pro Obama dell'intera classe politica italiana, la voce dissonante del presidente dei senatori del PdL appare quasi struggente. Quasi.

Vittoria

Friend
I'm about to head to Grant Park to talk to everyone gathered there, but I wanted to write to you first.
We just made history.
And I don't want you to forget how we did it.
You made history every single day during this campaign
every day you knocked on doors, made a donation, or talked to your family, friends, and neighbors about why you believe it's time for change.
I want to thank all of you who gave your time, talent, and passion to this campaign.
We have a lot of work to do to get our country back on track, and I'll be in touch soon about what comes next.
But I want to be very clear about one thing.
All of this happened because of you.
Thank you,
Barack

Le Leggi della Statica

La Pennsylvania è in bilico

04 novembre 2008

Le vittime

Nazione Mobilitati Morti Feriti Dispersi/prigionieri
Imperi Centrali



Impero austro-ungarico 7.800.000 1.200.000 3.620.000 2.220.000
Germania 11.000.000 1.773.700 4.216.058 1.152.800
Turchia 2.850.000 325.000 400.000 250.000
Bulgaria 1.200.000 87.500 152.390 27.029
Intesa



Belgio 267.000 13.716 44.686 34.659
Impero britannico 8.904.467 908.371 2.090.312 191.652
Francia 8.410.000 1.357.800 4.266.000 537.000
Grecia 230.000 5.000 21.000 1.000
Italia 5.615.000 650.000 947.000 600.000
Giappone 800.000 300 907 3
Montenegro 50.000 3.000 10.000 7.000
Portogallo 100.000 7.222 13.751 12.318
Romania 750.000 335.706 120.000 80.000
Impero russo
12.000.000 1.700.000 4.950.000 2.500.000
Serbia 707.343 45.000 133.148 152.958
Stati Uniti 4.355.000 126.000 234.300 4.500

Guerra!

Comando Supremo, 4 Novembre 1918, ore 12

La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuna divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatre divisioni austroungariche, è finita.
La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.

Diaz